Qualche giorno fa, mentre facevo un riassunto delle mie attività lavorative mi sono reso conto che da ben 6 anni posso definirmi un Web Writer… Quindi mi sono chiesto: rifarei la stessa esperienza, è servito davvero a qualcosa? È così che è nato questo lungo post in cui cercherò di spiegarvi perché il Web Writing non è un’attività per tutti (NdR: e non mi riferisco certamente ad una questione di bravura).

Cos’è il Web Writing e chi è il Web Writer?

Ma prima di raccontare la mia storiella capiamone un po’ di più sul Web Writing. Partiamo dal Web Writer che, di fatto è una vera e propria figura professionale che si occupa della redazione di testi ottimizzati per il Web.

Chi si occupa di Web Writing non solo deve avere ottime capacità di scrittura, ma deve conoscere anche il SEO. Inoltre è bene non confondere il Web Writer con il blogger anche se spesso le due cose possono coincidere.

Il Web Writer potrebbe sembrare un semplice “scribacchino”, ma in realtà fa molto più che scrivere: cerca immagini, impagina l’articolo, ottimizza il testo per il SEO e una serie di altre cosucce davvero interessanti.

Come sono diventato un Web Writer?

La passione per il Web Writing è nata un po’ per caso… Ho sempre desiderato scrivere per una rivista, ma per mia fortuna/sfortuna quando ho avuto l’occasione di entrare nel mondo del lavoro i siti Web d’informazione erano in un periodo fiorente.

Il mio primo “lavoro” nel campo del Web Writing è stato per Gamempire.it: un portale d’informazione interamente dedicato a tecnologia e videogiochi. Ho scritto “lavoro” tra virgolette perché, di fatto, è stato più un hobby che un lavoro in quanto non ho mai ricevuto alcuna remunerazione per i miei articoli. Ai tempi (nel 2012) ero ancora uno studente… Ricevere videogiochi o gadget tecnologici gratuiti da recensire era più che sufficiente.

Finita la scuola tra un lavoretto saltuario e l’altro, grazie all’esperienza maturata su Gamempire (e un utile consiglio di un amico) ho avuto l’opportunità di collaborare con Tom’s Hardware Italia dove, grazie ai giornalisti e pubblicisti che mi hanno seguito, ho imparato davvero tanto. Un anno fantastico in cui alcuni dei miei articoli sono arrivati su Repubblica.it… Ma è qui che ho iniziato a scoprire il lato oscuro del Web Writing, esattamente quando la passione si è trasformata in lavoro.

Impegni di vario tipo mi hanno portato ad allontanarmi gradualmente da Tom’s Hardware Italia e dal Web Writing in generale. Successivamente, sono sceso nuovamente in campo collaborando con TuttoAndroid.net e una serie di altri siti meno conosciuti. Anche in questo caso, dopo quasi un anno di collaborazione sono stato costretto a mollare l’osso per seguire un percorso lavorativo diverso.

Nel frattempo ho avviato un progetto tutto nuovo (AndroidGamer.it) e ho preso le redini di Gamempire.it… Sì, lo stesso sito Web dove la mia “carriera” di Web Writer è cominciata.

Web Writer: un lavoro malpagato

Dopo anni di sacrifici e migliaia di articoli scritti, sono giunto ad una conclusione: l’arte del Web Writing non è per tutti! Sono veramente pochi i casi in cui un’ora di lavoro intenso viene retribuita più di 2-4 euro (la remunerazione media di un articolo da 200-300 parole si aggira attorno ai 1,00€ – 2,00€ lordi).

Quindi… Prendiamo un caso “ideale” dove una notizia viene retribuita (ben) 2 euro e ipotizziamo che per ogni notizia è necessaria un’oretta di lavoro tra: informazione, scrittura, impaginazione, ricerca di contenuti multimediali, ottimizzazione SEO e tutto ciò che comporta un articolo per il Web. Se nell’arco di una giornata si lavora per 8 ore avremmo la seguente retribuzione:

  • 16,00 € al giorno
  • 80,00 € a settimana (non lavorando sabato e domenica)
  • 320,00 € al mese

Bene… Un bel gruzzoletto se non fosse che si tratta di un lavoro che impegna la giornata intera, non offre gli stessi diritti degli altri lavori e che, sottraendo le spese per la ritenuta d’acconto, quei 320 euro si trasformano in 260 miseri euro. Va bene quando sei uno studente con tanto tempo libero, ma non quando devi pensare ad un futuro autonomo, gettare le basi per crearsi una famiglia e tutte le altre cosucce normali che una persona intende fare nel corso della sua vita.

NB: Attenzione! Non sto dicendo che tutte le realtà editoriali italiane pagano così poco, ma è chiaro che in Italia i Web Writer siano decisamente sfruttati, specialmente i più giovani.

Guadagnare col Web Writing si può, ma non è per niente facile!

Per la maggior parte delle redazioni online italiane i nuovi Web Writer sono carne da macello… Per ogni persona che si stanca di lavorare ore e ore per una manciata di euro, c’è sempre qualcuno pronto a prendere il suo posto. 

Ma numerosi casi di successo ci insegnano che fare del Web Writing un vero e proprio lavoro è assolutamente possibile. Dalla mia esperienza ho constatato che in ogni “redazione pagante” solitamente ci sono due categorie di redattori: quelli “storici” e i nuovi arrivi. I redattori storici hanno la fortuna di essere nello staff fin dalle origini e hanno accesso a mansioni particolari che “giustificano” il guadagno maggiore, mentre i nuovi arrivi si accollano tutto il lavoro di routine.

Il segreto per trasformare il Web writing in un lavoro? Non lavorare per siti Web già consolidati che non pagano quanto meriti. Quando si lavora per  una manciata di euro sei come una mucca al macello: essenziale per il sostentamento dell’azienda, ma se vai via non frega niente a nessuno… tanto in Italia è pieno di mucche.

Quindi, il mio consiglio è di fare esperienze nelle grandi redazioni (specialmente se sei molto giovane), ma di non darci troppo peso perché sono estremamente rari i casi in cui un nuovo Web Writer riesce ad entrare nello “staff reale”. Mentre accumuli esperienza, mettiti in cerca di progetti emergenti ed unici dove puoi ritagliarti il posto che meriti… Forse lavorerai gratis per qualche tempo, ma se ci hai visto bene, quando arriveranno i guadagni, avrai la possibilità di trasformarlo in un lavoro vero e proprio. Se ti senti particolarmente intraprendente puoi anche valutare un progetto tutto tuo, ma assicurati di non avviare l’ennesimo “blog fotocopia”: punta su cose originali. Inoltre, ora più che mai il Web Writer deve dedicarsi ad attività di personal branding per rendere note le proprie capacità… Si può essere bravissimi, ma se non non ci si fa conoscere è tutto vano.

Rifarei la stessa esperienza? Assolutamente sì.

Se avessi pensato esclusivamente al portafoglio avrei risposto con un secco NO, ma se guardo ai centinaia di commenti che ho ricevuto ai miei articoli, allora la risposta è sì: rispondere al commento di una persone che ha dedicato il suo prezioso tempo a leggere un tuo articolo è una sensazione stupenda.

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